CI SONO GLI INDIANI MA VADO AVANTI LO STESSO

Divagazioni di un viaggio a piedi da Milano a Voltri.

Per quale motivo un giovane settantenne milanese (d’adozione) dovrebbe un giorno decidere di andare a piedi dal capoluogo lombardo sino a Voltri? Be’, ci spiegherà l’Autore stesso di questo diario, spesso non c’è una spiegazione. Spesso “le cose” accadono, e basta.
Ogni paesello attraversato – nel Milanese, nel Pavese e giù giù sino al mare – è occasione per uno sguardo sulla storia, sull’arte, sulle personalità che hanno dato forma al paesello stesso. Ogni tratto di fiume è un racconto a sé. Ogni persona incontrata è un dialogo che è un tuffo nel passato insieme. In una girandola vertiginosa di nomi, luoghi, opere d’arte di qualsiasi natura, Ennio ci fa conoscere persino l’origine toponomastica dei singoli borghi attraversati; ci porta con sé sulle tangenziali, tra i campi di girasoli sfigurati dalla rete autostradale, in mezzo a scorci di città – su tutte Milano e Pavia.
E poi il mare, l’approdo al rovescio: vedere quelle acque, capire che lì l’impresa trova il suo coronamento. Già, perché Ennio proverà diverse volte a coprire quel tratto di mondo a piedi: solo che i suoi piedi (e un poco la sua età, in generale) gli daranno filo da torcere. E anche qui sta la tenacia, la perseveranza di un uomo unico che ha fatto di una corposa gita a piedi fuori porta un’es­perienza eccezionale… un’impresa vera!

Ennio Buongiovanni –  Fusta Editore

Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica -Friedrich Nietzsche