SLOW

 

Che cos’hanno in comune le «vere» lasagne all’emiliana con tracce di DNA equino, i suicidi in azienda e la crisi dei subprime? Sono tre scandali che testimoniano di un mondo che, a forza di cercare il profitto immediato, trascina consumatori, lavoratori e risparmiatori in una folle corsa attraverso una realtà industrializzata e globale, sempre più kafkianamente complessa. L’essere umano si ritrova così sconnesso tanto dai ritmi naturali quanto dal suo ambiente più prossimo. Critici di fronte a questa accelerazione che ci sta intossicando, i movimenti Slow seducono ogni giorno di più nuovi adepti in tutto il mondo.

Ma che cosa propongono? Da un lato di impiegare il tempo in modo autentico, dall’altro di considerare che il piacere non consiste nell’accumulo disordinato che da decenni ormai ci viene venduto come un progresso. Il libro ci invita a scoprire, attraverso uno sguardo che si apre su una dimensione globale, la vera e propria galassia di questi movimenti che si fanno cantori di una moderazione gioiosa e sostenibile. A partire dal capostipite, il ben noto Slow Food, per arrivare a Slow Sex, passando per Slow Money, Slow Tourism e CittaSlow… e tanti altri. Con un saggio di Domenico De Masi e un contributo di Andrea Ferrazzi.

Le cose importanti della mia vita non sono cose